SCEGLIERE IL CHIRURGO PLASTICO

SCEGLIERE IL CHIRURGO PLASTICO

 

Il processo di scelta del chirurgo a cui affidare la propria persona è lungo e delicato e va fatto con accuratezza, ecco 6 consigli per una scelta migliore. 

1: VERIFICARE CHE IL MEDICO SIA DAVVERO LAUREATO ED ABILITATO

Sembra assurdo ma capita spesso di sentire di interventi eseguiti da personale non laureato in medicina, spesso con lauree ottenute all’estero non verificabili, in ITALIA per poter operare il medico deve essere iscritto a un ordine provinciale e questo può essere verificato in pochi secondi visitando il sito https://portale.fnomceo.it/cerca-prof/elenco.php

 

Giusto per farvi capire, scrivendo il mio nome nella ricerca avrete questo risultato, un piccolo riassunto del mio percorso formativo certificato dall’ordine dei medici.

 

 

 

2: ASSICURARSI CHE IL CHIRURGO SIA SPECIALISTA IN CHIRURGIA PLASTICA E/O ABBIA UNA COMPROVATA ESPERIENZA NEL CAMPO:

 

 

 

 COME FARE A CAPIRE SE IL CHIRURGO HA ESPERIENZA: 

 

– che tipo di specializzazione ha conseguito? 

 

– che tipo di corsi di perfezionamento e congressi ha eseguito per il suo aggioirnamento?

 

– è iscritto alla AICPE o alla SICPRE ? sono le uniche due società di chirurgia plastica in Italia, se un chirurgo non è iscritto a nessuna società c’è qualcosa di strano  

 

E’ naturale che un chirurgo che esegue mastoplastiche / rinoplastiche ecc.. abbia nel suo curriculum una traccia chiara di questo interesse, con corsi di perfezionamento e congressi improntati su questi argomenti

 

 

 

3: SOCIAL MEDIA 

 

 

 

Sono un arma molto importante ma a doppio taglio, sono infatti molto utili per comprendere il gusto estetico del chirurgo a cui vogliamo affidarci ma vanno usati con attenzione.

 

Io consiglio sempre ai pazienti che effettuano la visita con me di visitare il mio sito e i miei canali instagram // facebook perchè se i lavori che ho eseguito in passato non sono affini al loro gusto estetico è meglio non procedere a un intervento. 

 

Ogni chirurgo sebbene attento alle richieste del paziente ha un “imprinting” sul tipo di risultato che vuole ottenere. 

 

 

 

DIFFIDATE SEMPRE – guardate le foto con occhio critico

 

Il risvolto della medaglia, che noto spesso sfogliando le pagine di instagram/facebook o alcuni siti internet, è che in alcuni casi le foto sono ritoccate in maniera più o meno evidente.

 

I video in genere sono più difficili da manipolare quindi sono più veritieri.

 

Quindi si ai sociali media per capire il gusto estetico del chirurgo, ma senza credere cecamente a quello che stiamo vedendo

 

Un allert anche sui gruppi di pazienti che si trovano  su facebook/watsapp/ telegram in cui spesso si leggono consigli scritti da segretarie o beaouty adivisor di chirurghi che si spacciano per pazienti contente  e cercano a tutti i costi di invogliare a fare l’intervento con il loro datore di lavoro

 

 

4: CHE DOMANDE FARE AL CHIRURGO? 

 

– Che esami pre intervento dovrò eseguire? [solo in caso di piccole chirurgie ambulatoriali in anestesia locale è possibile procedere senza esami pre intervento]

– Che ambiente sarà utilizzato per il mio intervento? [ambulatorio chirurgico / sala day surgery / sala di chirurgia maggiore ]

 – Che tipo di Anestesia sarà utilizzata ? Sarà presente un anestesista e lo incontrerò prima dell’intervento’ [in caso di interventi maggiori eseguiti in narcosi /sedazione / spinale / blocco loco-regionale è diritto del paziente sapere chi si occuperà della sua sicurezza e della gestione del suo dolore post operatorio]

 – Devo o posso rimanere ricoverato dopo l’intervento? [in caso di interventi prolungati, che creano delle cavità che predispongono al sanguinamento, in caso di pazienti che abitano distanti dalla struttura in cui si esegue l’intervento o che non sono accompagnati è fondamentale predisporre o avere a disposizione in caso di problemi un ricovero notturno] 

– Chi posso chiamare in caso di problemi nella fase post operatoria? [l’intervento chirurgico non finisce in sala operatoria, il paziente deve essere seguito nella sua convalescenza fino al superamento della stessa]

 

 

 

Questo ultimo sebbene ovvio spesso viene sottovalutato. Costantemente nella sezione “chiedi al dottore” del portale guidaestetica.it mi sorprendo  quando leggo domande legate alla fase post intervento che alcuni pazienti pongono “perché non sanno come contattare il chirurgo”.  E’ impensabile che un paziente venga lasciato senza informazioni e senza un contatto nella fase post intervento. Per non parlare delle pazienti operate all’estero in strutture low cost che vengono rispedite in italia con infezioni senza alcuna possiblità di contattare il chirurgo che le ha operate!! 

 

 

 

5: COSA VI DEVE FARE INSOSPETTIRE?

 

 

Un consiglio finale e molto più pratico, diffidate da chirurghi che banalizzano gli interventi dicendo che sono “SOFT”, “NO DOLORE”, “RIPRESA IMMEDIATA”, “ANESTESIA LOCALE PER TUTTI GLI INTERVENTI”, “CICATRICI INVISIBILI” , è vero che cerchiamo di rendere gli interventi poco dolorosi e spesso il dolore è minimo ma ogni paziente è un universo a se, esistono pazienti con una soglia di dolore molto bassa e una ripresa prolungata, quindi quando fate un intervento chiedere quale sia la peggiore delle ipotesi per i tempi di ripresa. 

 

 

LE CICATRICI INVISIBILI NON ESISTONO! ci sono cicatrici che si notano poco ma sono sempre visibili, è inoltre impossibile per un chirurgo assicurare una cicatrice perfetta, per quanto tecnica e materiali utilizzati siano sempre i migliori il paziente ha una cicatrizzazione personale e non è possibile prevederla al 100%

 

 

DIFFIDATE dai chirurghi che durante la prima visita non vi chiedono informazioni mediche basilari, che non vi spiegano nel dettaglio il tipo di intervento che vogliono eseguire su di voi, che non hanno tempo per rispondere alle vostre domande e chiarire i vostri dubbi. 

 

 

 

DIFFIDATE per lo stesso motivo dalla VISITA GRATUITA, una visita completa dura dai 30 ai 60 minuti, come è possibile pensare che uno studio medico, una segretaria, un professionista possano lavorare gratis?  L’unico modo è rendere le visite super rapide, facendo solo un preventivo economico e trasferire il costo dell’ambulatorio su chi effettivamente effettuerà l’intervento, paradossalmente chi vuole fare un intervento e risparmiare dovrebbe diffidare dalle visite gratuite.

 

 

 

Inoltre lo specialista in chirurgia plastica deve essere libero di poter dire NO a un intervento, e non essere spinto a “vendere” più interventi possibili, il costo  della visita e della valutazione deve essere separato dalla fase intervento. 

 

 

 

NON FIRMATE DEI CONSENSI se non li avete letti, i consensi devono essere letti con calma, pretendete che vi siano consegnati in fase di prima visita e non la mattina dell’intervento dove se ci fossero dei dubbi da chiarire sarebbe impossibile farlo. 

 

 

 

 

 

6: FIDUCIA // EMPATIA // SINTONIA 

 

 

 

Se più specialisti hanno tutte le caratteristiche elencate sopra ultimo fattore che serve a farvi prendere la scelta corretta e la sintonia che si instaura fin dalla prima visita. 

 

 

 

Non tutti i caratteri sono compatibili e a parità di risultato meglio eseguire un intervento con un medico che riesce a mettervi a vostro agio, a essere cordiale e disponibile fin da subito, il rapporto che si crea tra il medico e il suo paziente deve essere ottimale per affrontare qualsiasi intervento.

 

Se il vostro senso quindi non vi fa stare tranquilli meglio continuare nella ricerca e scegliere un altro specialista 

 

 

 

 

 

Dr. Leonardo M. Ioppolo

 

 

 

Chirurgo Plastico EBOPRAS Calabria

 

 

 

 

 

 

 

SIEROMA TARDIVO PERIPROTESICO – TRATTAMENTO IN CALABRIA

SIEROMA TARDIVO PERIPROTESICO – TRATTAMENTO IN CALABRIA

Continuiamo a rispondere alle vostre domande ?‍⚕️ 

Cos’è un sieroma TARDIVO periprotesico? 

 

Iniziamo inanzitutto a chiarire cosa si intende per sieroma, il sieroma è una raccolta di liquido limpido. 

I sieromi sono molto frequenti nell’ immediato post – chirurgia e sono una complicazione di scarsa importanza clinica e facile da trattare con aspirazione del liquido o con terapie cortisonice/antiedemigene. 

Il sieroma tardivo è al contrario molto raro, a differenza del sieroma classico si manifesta dopo 12 mesi dall’intervento e  senza causa (quindi non post infiammatorio o post traumatico). 

 

Come capire se siamo di fronte a un sieroma tardivo? 

Clinicamente si noterà un aumento del volume della mammella ed ecograficamente si andrà ad evidenziare una grande quantità di liquido in cui si trova immersa la protesi. 

E’ importante chiare che piccole quantità di liquido periprotesico sono fisiologiche, parliamo di sieroma solo quando il siero supera i 50 cc. 

 

Nella stragrande maggioranza dei pazienti il sieroma si autolimita e dopo alcune aspirazioni scompare.

Perchè quindi è importante rivolgersi a uno specialista nella gestione del sieroma tardivo? 

Perchè raramente il sieroma tardivo è un sintomo di una patologia più grave che è il BIALCL ( Breast implant-associated anaplastic large cell lymphoma) cioè il linfoma a grandi cellule che si può sviluppare a carico della capsula periprotesica.

Se la diagnosi di questo linfoma e la sua terapia sono tempestivi il tasso di guarigione è altissimo spesso senza necessità di ulteriori terapie dopo quella chirurgica. 

 

COME EFFETTUARE IL PRELIEVO

Sotto guida ecografica, prelevare almeno 20 cc di siero. Il prelievo deve essere conservato in frigorifero ed inviato fresco entro 24 ore al laboratorio di anatomia patologica, specificando nella richiesta il sospetto di BI-ALCL. In presenza di cellule morfologicamente atipiche, l’anatomopatologo procederà alla colorazione immunoistochimica per la ricerca dell’espressione dell’antigene CD30. È bene prelevare quanto più liquido possibile (anche per svuotare il sieroma). In particolare, si raccomanda di prelevare altri 20 cc che devono essere fissati con formalina al 10% con rapporto 1:1 (20 cc di siero e 20 cc di formalina). La fissazione con formalina è da considerare sia per avere ulteriore materiale disponibile per una seconda valutazione, sia, soprattutto, nell’evenienza di non disporre di un centro di anatomia patologica nelle vicinanze o comunque non raggiungibile entro le 24 ore. Inoltre, un ulteriore prelievo di alcuni cc può essere inviato per esame culturale al fine di escludere infezioni.

Il Ministero della Salute ha individuato i seguenti centri, che sono da intendere di secondo livello, ai quali indirizzare i campioni nei casi dubbi:

–          Istituto Europeo di Oncologia di Milano

–          Azienda Ospedaliera Sant’Andrea di Roma

–          Istituto Nazionale Tumori IRCCS Fondazione G. Pascale di Napoli

–          Ospedale Oncologico Businco di Cagliari

–          Ospedale Vittorio Emanuele II di Catania

–          AOU Città della Salute e della Scienza di Torino – Ospedale Molinette

–          Istituto Oncologico di Padova

–          IRCS Istituto Oncologico Giovanni Paolo II di Bari

–          Policlinico S. Orsola – Malpighi di Bologna

In caso di diagnosi di BI-ALCL, le pazienti devono essere indirizzate a un centro specializzato di oncoematologia per valutazione interdisciplinare e stadiazione della malattia anche con esame PET. Si ribadisce la necessità di porre una diagnosi di certezza e di stadiazione della malattia prima di intraprendere l’intervento chirurgico. Per il trattamento chirurgico si rimanda a quanto presente in letteratura.

Fonti bibliografiche:

 parere CSS del 6.5.2019

 circolare del Ministero della Salute del 16.5.2019 

– Achieving Reliable Diagnosis in Late Breast Implant Seromas: From Reactive to Anaplastic Large Cell Lymphoma. Di Napoli A.; Plast. Reconstr. Surg. 143: 15S, 2019

 

 

 

 

TAKE HOME MESSAGE: 

 

 

 

Fondamentale dopo intervento di mastoplastica additiva controllo ecografico annuale per controllare lo stato delle protesi.

Se dopo un intervento di mastoplastica additiva, ricostruzione mammaria con protesi noto un improvviso aumento di volume di una mammella contattare immediatamente il chirurgo plastico che ha eseguito intervento

 

 

Ricostruzione con Potesi

Ricostruzione Autologa

Rimodelelamento Oncoplastico

Asimmetria mammaria – come intervenire? Calabria

Asimmetria mammaria – come intervenire? Calabria

Continuiamo a rispondere alle vostre domande ?‍⚕️ 

 Le mammelle, in quasi la totalità delle persone, non sono simmetriche, l’esempio che uso spesso con le mie pazienti è devono essere molto simili come due sorelle ma difficilmente possono essere, o diventare, identiche come due gemelle. 

 

In alcune pazienti la differenza di evoluzione durante il periodo puberale o a seguito di gravidanze o sbalzi di peso rende la morfologia delle due mammelle totalmente diversa. 

 

In questi casi si agisce in maniera mono-laterale o pià spesso bi-laterale con una combinazione di interventi che permettano di modellare le due mammelle e raggiungere un risultato estetico ottimale. 

 

La combinazione di interventi è necessaria per adattare la tecnica alla situazione di partenza, non è raro per esempio eseguire una mastoplastica additiva da un lato e una riduttiva dal lato opposto, o una mastopessi con protesi bilaterale con protesi di dimensioni diverse o ancora mastoplastiche riduttive bilaterali con riduzione asimmetrica ecc… 

 

Per valutare il tipo di intervento è quindi necesaria una visita che valuti sia lo stato iniziale ma anche il desiderio finale della paziente in termini di forma e di volume.

Sul sito internet (https://leonardoioppolo.com/chirurgia-estetica/mammella/)  sono presenti tutte le guide ai diversi interventi per poter arrivare alla visita con le idee già chiare.

Gli interventi di chirurgia plastica estetica sono sicuri? Cosa controllare prima di fissare un intervento? CALABRIA

Gli interventi di chirurgia plastica estetica sono sicuri? Cosa controllare prima di fissare un intervento? CALABRIA

 

E’ SICURO FARE UN VIAGGIO IN AUTO? 

A questa domanda è difficile rispondere con semplice SI o un semplice NO, dipenderà dalle condizioni della strada, dal tipo di auto, dall’esperienza dell’autista e la presenza di soccorsi in caso di incidenti. 

Per la chirurgia è altrettanto difficile generalizzare. Sono variabili le condizioni cliniche del paziente (età , patologie concomitanti, fumo di sigaretta, allergie ecc…), variabili le strutture in cui si opera (autorizzata a interventi ambulatoriali/day surgery/ricoveri ordinari ecc.) e variabile è l’esperienza del chirurgo nonché dell’equipe anestesiologica.

Questo articolo  nasce in risposta a una delle domande che più di frequente mi viene posta dai miei pazienti: “ma l’intervento di chirurgia estetica è rischioso?”

SI, tutti gli interventi sono rischiosi, anche i più banali, ma si deve gestire questo rischio e lavorare affinché rimanga il più basso possibile. 

Tutti i pazienti che si devono sottoporre a interventi  devono essere studiati in fase di pre-ricovero per chiarire se sono presenti delle patologie o delle condizioni cliniche che possono andare a incrementare  il  punteggio di rischio, ovviamente correlandolo al tipo di intervento che si deve affrontare. 

IL RISCHIO ZERO ESISTE?

NO, è impossibile affermare che il rischio di complicanze sia zero, ecco perché è fondamentale affidarsi a  strutture sicure e pronte a fronteggiare qualsiasi tipo di problema si possa presentare durante l’intervento o nel post intervento”. 

COSA FARE PER NON AVERE BRUTTE SORPRESE?

Il consiglio di affidarsi a medici specialisti, con comprovata esperienza e che operano in ospedali e cliniche autorizzate a eseguire anche interventi più complessi  di quello a cui ci vorremmo sottoporre (quindi meglio attrezzate in caso di problemi). 

Mai cercare di risparmiare in chirurgia barattando un costo inferiore con una ambiente  meno sicuro o con un chirurgo non specializzato, ci sono fin troppi casi di malasanità in questo settore quasi sempre legati a interventi eseguiti da personale che si improvvisa chirurgo plastico, spesso in una struttura non idonea. 

CHE DOMANDE FARE AL CHIRURGO? 

– Che esami pre intervento dovrò eseguire? [solo in caso di piccole chirurgie ambulatoriali in anestesia locale è possibile procedere senza esami pre intervento]

– Che ambiente sarà utilizzato per il mio intervento? [ambulatorio chirurgico / sala day surgery / sala di chirurgia maggiore ]

– Che tipo di Anestesia sarà utilizzata ? Sarà presente un anestesista e lo incontrerò prima dell’intervento’ [in caso di interventi maggiori eseguiti in narcosi /sedazione / spinale / blocco loco-regionale è diritto del paziente sapere chi si occuperà della sua sicurezza e della gestione del suo dolore post operatorio]

– Devo o posso rimanere ricoverato dopo l’intervento? [in caso di interventi prolungati, che creano delle cavità che predispongono al sanguinamento, in caso di pazienti che abitano distanti dalla struttura in cui si esegue l’intervento o che non sono accompagnati è fondamentale predisporre o avere a disposizione in caso di problemi un ricovero notturno]

– Chi posso chiamare in caso di problemi nella fase post operatoria? [l’intervento chirurgico non finisce in sala operatoria, il paziente deve essere seguito nella sua convalescenza fino al superamento della stessa]

Questo ultimo sebbene ovvio spesso viene sottovalutato. Costantemente nella sezione “chiedi al dottore” del portale guidaestetica.it mi sorprendo  quando leggo domande legate alla fase post intervento che alcuni pazienti pongono “perché non sanno come contattare il chirurgo”.  E’ impensabile che un paziente venga lasciato senza informazioni e senza un contatto nella fase post intervento. 

 

COSA EVITARE

Un consiglio finale e molto più pratico, diffidate da chirurghi che banalizzano gli interventi dicendo che sono “SOFT”, “NO DOLORE”, “RIPRESA IMMEDIATA”, “ANESTESIA LOCALE PER TUTTI GLI INTERVENTI”, è vero che cerchiamo di rendere gli interventi poco dolorosi e spesso il dolore è minimo ma ogni paziente è un universo a se, esistono pazienti con una soglia di dolore molto bassa e una ripresa prolungata, quindi quando fate un intervento chiedere quale sia la peggiore delle ipotesi per i tempi di ripresa. 

DIFFIDATE dai chirurghi che durante la prima visita non vi chiedono informazioni mediche basilari, che non vi spiegano nel dettaglio il tipo di intervento che vogliono eseguire su di voi, che non hanno tempo per rispondere alle vostre domande e chiarire i vostri dubbi. 

DIFFIDATE per lo stesso motivo dalla VISITA GRATUITA, una visita completa dura dai 30 ai 60 minuti, come è possibile pensare che uno studio medico, una segretaria, un professionista possano lavorare gratis?  L’unico modo è rendere le visite super rapide, facendo solo un preventivo economico e trasferire il costo dell’ambulatorio su chi effettivamente effettuerà l’intervento, paradossalmente chi vuole fare un intervento e risparmiare dovrebbe diffidare dalle visite gratuite.

Inoltre lo specialista in chirurgia plastica deve essere libero di poter dire NO a un intervento, e non essere spinto a “vendere” più interventi possibili, il costo  della visita e della valutazione deve essere separato dalla fase intervento. 

NON FIRMATE DEI CONSENSI se non li avete letti, i consensi devono essere letti con calma, per questo io li consegno durante la prima visita, non possono essere dati la mattina dell’intervento dove se ci fossero dei dubbi da chiarire sarebbe impossibile farlo. Per lo stesso motivo sul mio sito sono presenti tutti i consensi per i diversi interventi che possono essere scaricati addirittura prima di effettuare una visita. 

Dr. Leonardo M. Ioppolo

Chirurgo Plastico EBOPRAS Calabria

Sizer intraoperatori nella mastoplastica additiva e nella ricostruzione mammaria

Sizer intraoperatori nella mastoplastica additiva e nella ricostruzione mammaria

Continuiamo a rispondere alle vostre domande ?‍⚕️ Cosa sono i sizer intraoperatori?
Sono delle protesi di “prova” che ci permettono di scegliere in maniera ancora più accurata volume e forma della protesi definitiva che verrà impiantata.

Sebbene spendiamo molto tempo nella fase preoperatoria per scelta della protesi più adatta, a volte l’elasticità dei tessuti muscolari, ghiandolari ecc… Rende necessario adattate il planning variando le caratteristiche della protesi per ottenere il risultato migliore per la paziente.

Sul sito internet (https://leonardoioppolo.com/chirurgia-estetica/mammella/mastoplastica-additiva/) è presente una mini guida per avere tutte le informazioni necessarie a fare una scelta consapevole.

Diario della tossina botulinica in Calabria

Diario della tossina botulinica in Calabria

Quanto dura la tossina botulinica? Si vede subito effetto della tossina botulinica? Rende il volto non espressivo? E’ pericoloso? 

Queste sono le domande più frequenti che mi rivolgono le pazienti, andiamo con ordine: 

 

La tossina botulinica ha una durata variabile, va dai 4 ai 6 mesi in media (con pazienti che hanno una durata inferiore a 4 e pazienti che superano i 6 mesi). 

 

Nella dinamica della tossina esiste un periodo di “latenza” dalla fase iniettiva che dura dai 2 ai 4 giorni.  Superata la fase di latenza si ha una fase di “freezing” cioè di un effetto a volte eccessivo che è momentaneo (dura dai 7 ai 14 giorni) in cui possono evidenziarsi piccole asimmetrie. 

 

Sueprate le prime due settimane l’effetto della tossina è ottimale, i movimenti non sono bloccati, le rughe attenuate o in molte pazienti scomparse e lo sguardo appare più “aperto” e “fresco”. 

 

Dulcis in fundo: la tossina botulinica è pericoloso? 

La risposta è no, altrimenti non lo proporremmo come trattamento ambulatoriale. 

L’unico rischio è in pazienti con pregressa reazione anafilattica (e alla seconda somministrazione) in cui si potrebbe sviluppare una reazione allergica grave. 

Ho creato un piccolo schema che in maniera divertente riassume queste informazioni per le pazienti che vogliono avvicinarsi a questo tipo di trattamento