Il volto rappresenta il nostro biglietto da visita nella vita sociale, è il nostro primo mezzo di comunicazione con cui trasmettere emozioni, e i nostri sentimenti alle altre persone.

La chirurgia estetica del volto ha un compito molto delicato, quello di armonizzare i diversi elementi del volto, smussando le piccole imperfezioni che vanno a sbilanciare in maniera più o meno evidente l’equilibrio della bellezza.

Armonizzare e non stravolgere – deve essere sempre l’obbiettivo dei nostri interventi, avere un volto “perfetto” ma che ha perso in naturalezza, in espressività non rappresenta sicuramente un obbiettivo ma un errore da evitare

VOLTO:

Scheda

Anestesia

generale/locale con sedazione

Durata

240 – 480 minuti

DEGENZA

2 notti

RITORNO AL SOCIALE

14 giorni

RITORNO AD ATTIVITA’ SPORTIVE

28 giorni

   

Il lifting cervicofaciale

noto anche come intervento di Ritidectomia, ha l’obiettivo di ripristinare il profilo del volto della paziente, ridonando un aspetto giovanile .

Il volto è una regione anatomica molto complessa anatomicamente e funzionalmente. E’ l’unica regione del nostro corpo dotata di muscoli adibiti al movimento della cute, caratteristica indispensabile per trasmettere le emozioni all’esterno.

Il movimento è anche il punto chiave  dell’invecchiamento del volto e delle tecniche usate per contrastarlo.

Cosa succede al nostro volto con il passare degli anni? Cosa ci fa apparire più vecchi, stanchi, spenti…

Cerchiamo di capirlo insieme descrivendo brevemente, e strato per strato, quelle che sono le modifiche tipiche della nostra maschera facciale.

Cute: discheratosi ed elastosi correlate ad esposizione a raggi uv – fumo – fattori chimici, rughe

Sottocute: diminuzione del tessuto adiposo nel compartimento centrale del volto e progressiva caduta verso il compartimento inferiore. La dislocazione di questi volumi del volto fa acquisire allo stesso un aspetto senescente.

Sistema Muscoloaponeurotico (SMAS) : atrofia progressiva con riduzione del volume e perdita della tensione basale della muscolatura.

Conseguenze: ptosi delle sopracciglia, ptosi delle palpebre e borse perioculari, ptosi e riduzione volumetrica del labbro superiore.

Ognuno di questi problemi può essere corretto e prevenuto utilizzando particolari tecniche chirurgiche. Il tipo di tecnica utilizzata viene personalizzata sull’attuale condizione anatomica e le richieste della paziente.

Le incisioni utilizzate per questo intervento sono in genere localizzate alla regione preauricolare e nel capillizio della regione temporale con una estensione variabile nel territorio retro-auricolare.

Tecniche di innesto di tessuto adiposo (Lipofilling) vengono di solito associate all’intervento classico di Lifting per migliorare aree del volto particolarmente de-volumizzate e con una texture cutanea danneggiata

blefaroplastica

Con il passare del tempo in alcune pazienti si può creare una alterazione dell’anatomia della regione periorbitaria.

Le alterazioni anatomiche più frequenti sono a carico della cute che progressivamente va in contro a espansione e a carico del tessuto adiposo retro-settale che può andare incontro a espansione e/o a una progressiva discesa.

Il termine blefaroplastica comprende una serie di interventi diversi che tendono a ripristinare l’anatomia di un occhio “giovanile”.

La palpebra superiore è quella maggiormente colpita da un eccesso di tipo cutaneo. L’intervento di blefaroplastica superiore può spesso essere effettuato in anestesia locale e in regime ambulatoriale.

La palpebra inferiore al contrario è spesso colpita da una alterazione dei volumi delle borse di tessuto  adiposo che si trovano inferiormente al globo oculare.

La palpebra inferiore può anche risentire della discesa (ptosi) del terzo medio del volto.

Come possiamo facilmente immaginare una blefaroplastica inferiore è spesso un intervento molto più complesso rispetto alla blefaroplastica superiore, e non di rado deve essere associato a un lifting del terzo medio del volto per poter raggiungere il risultato migliore.

rinoplastica

Credo fermamente che l’obbiettivo di un intervento di rinoplastica  sia quello di armonizzare la piramide nasale con le caratteristiche del vostro volto.

Seguendo questa filosofia non cerco quindi di replicare nasi in serie, uguali tra loro.Al contrario caso per caso cerco di ricreare il profilo e le curve che meglio si adattano alle strutture che circondano il naso.

Per capire meglio basta guardale l’immagine che precede, sono i nasi di icone della bellezza, come Audrey Epburn, Angelina Jolie ecc..

Come potete notare nessun naso è uguale all’altro, si hanno differenze che rispecchiano i caratteri del volto per permettere una migliore armonizzazione della piramide nasale.

E’ mia opinione che il naso migliore è quello che non ha un aspetto operato, il paziente deve avere un naso che sembri quanto più possibile naturale e non lo costringa a passare da una condizione di una disarmonia nasale naturale a una condizione di disarmonia nasale chirurgica.

 

otoplastica

L’otoplastica o la chirurgia estetica dell’orecchio comporta il rimodellamento del pafiglione auricolare congenitamente malformato.

L’otoplastica è indicata nel paziente che soffre psicologicamente, professionalmente o socialmente di orecchie eccessivamente grandi, sporgenti o malformate.

L’approccio chirurgico dipende dal difetto da correggere, ma la correzione può essere eseguita su entrambe le orecchie o solo uno in caso di asimmetria. Dopo la procedura, il paziente ritroverà armonia tra padiglione auricolare e viso.

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